JC Penney, J Crew e Neiman Marcus Teoria della causa del fallimento – Una delle grandi conseguenze del coronavirus è l’annientamento economico. Numerose società deboli possono morire, specialmente in settori come compagnie aeree, crociere, hotel, ristoranti e negozi al dettaglio. Qualsiasi impresa basata sulla congregazione è un sospetto.
Con tutte le cupe notizie economiche, forse niente è più cupo che per i rivenditori, in particolare i grandi magazzini e l’abbigliamento. Ieri, il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha riferito che le vendite al dettaglio sono crollate del 16,4% ad aprile. Il rivenditore di abbigliamento di notizie era quasi inimmaginabilmente cupo: le vendite sono crollate del 78,8%. (Non è un refuso.)
Come puoi sopravvivere a quello? Per molte persone, non lo sei. Ieri sera J.C. Penney, fondata da James Cash Penney a Kemmerer, Wyoming 118 anni fa, ha presentato istanza di fallimento.
Ammettiamolo, a differenza delle altre aziende sopra menzionate, la vendita al dettaglio era nell’apocalisse prima della pandemia. Il danno da eruzione sarà molto acuto.
Le due condizioni preesistenti nel commercio al dettaglio colpiscono tutti gli americani (tranne che per i dirigenti al dettaglio). Abbiamo troppi negozi e troppa internet. Naturalmente le due tendenze sono davvero la stessa cosa.
Questo non è più nuovo. Amazon è stata fondata 26 anni fa. Ma i rivenditori che sono malati hanno vissuto per anni, persino decenni. (Puoi fare il picco del caso Sears nel 1969.)
“Ci vuole molto tempo per uccidere un rivenditore”, ha dichiarato Dana Telsey, veterana analista di vendita al dettaglio presso Telsey Advisory Group. “Nella vendita al dettaglio non si può mai dire mai.”
Il problema in parte è la possibilità di Wall Street in roaming nell’ICU al dettaglio che sono pronti a dare denaro alle vecchie compagnie di navigazione. Quella più cache ha un’attività che affronta i consumatori – anche Kmart – e puoi capire perché i negozi di zombi stanno inciampando.
Ora, anche se il rubinetto del denaro si asciugherà e si potranno fare calcoli. Le categorie di rischio includono Macy’s, Nordstrom e Gap. (Brian Sozzi di Yahoo Finance ha scritto ampiamente sul duro lavoro di queste aziende.)
Concentriamoci sul danno. J.C. Penney è un morto che cammina da anni. “Non c’è nulla da distinguere su ciò che hanno in un negozio, come servono i clienti, dove si trovano, i prodotti che vendono. Non supportano nulla “, ha dichiarato Herbert J. Kleinberger, professore di strategia di vendita al dettaglio presso la Wharton School of Pennsylvania University. “Sono lenti a trasformare le aziende in clienti più giovani e ad investire in tecnologia e proprietà immobiliari – non sono in un grande centro commerciale. Tutto va nella direzione sbagliata e il bilancio non è forte. “
Penney non è una sorpresa e come parte di un circuito generico fallito, tutto ciò che è mal gestito, è meno istruttivo. Era una società vincolata al capitolo 11 da anni. E sì, COVID-19 l’ha spinto in alto.
Due marchi che hanno ancora equità
Concentriamoci invece su altri due noti rivenditori che hanno presentato istanza di fallimento questo mese, Neiman Marcus e J. Crew. Sì, entrambi hanno tormentato la storia recente segnata dalla cattiva gestione, ma entrambi sono anche icone e simboli di tendenze significative nella vendita al dettaglio e persino nella nostra storia culturale ed economica.
Come molti di voi, forse sento un legame personale con entrambi i negozi – è quello che fanno i grandi marchi. Crescendo, chiamavamo Neiman Marcus “Neimies” o “Needless Markup”. Ricordo che i miei genitori mi mostrarono il famoso libro di Natale nel negozio, un catalogo che era davvero, con fantastici regali di fantasia come un cappotto di vigogna adatto, un campo di quarterback privato con Joe Montana, un aereo privato Cobalt Valkyrie-X per $ 1,5 milioni e l’arca di Noè è piena di una coppia di animali vivi. Wikipedia riporta che i libri di Natale alla fine degli anni ’60 rappresentavano i ritratti di Wyatt Cooper, sua moglie Gloria Vanderbilt e i figli di Carter e Anderson Cooper. (Sì, Anderson Cooper.) A un certo punto, secondo quanto riferito, il catalogo di Natale di Neiman era l’elemento più rubato da una cassetta postale americana.
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